30 marzo 2010

TAGLIOLINI ALL'ASTICE


Uelaaa! Due giorni consecutivi con pranzo a base di crostacei.... bella la vita quando si è a casa dal lavoro, eh?? :P

Dire che adoro l'astice e i crostacei in genere è dire poco: l'anno scorso mi son trovata per lavoro a Boston una settimana e mi sono letteralmente ingozzata  di lobster rolls, astici cotti al vapore, di new england clambake e chi più ne ha più ne metta, tutto generosamente accompagnato da tazze di clam chowder bollenti! (Anche perchè fuori c'era -10° come temperatura!)

Ma voi mica starete pensando che mi sono stancata, vero?? Quella per le aragoste e gli astici è una passione di vecchia data, memorabili sono le cene a base di aragosta mangiate a casa di qualche famiglia cubana nella stupenda Isla Grande, la prendevamo sempre grigliata condita con solo un goccio di limone e quando tagliavi la sua polpa bianchissima sembrava di tagliare una bistecca di filetto da quanto era carnosa e alta!
Bei tempi quelli di Cuba... potrei uccidere per un'altra di quelle aragoste accompagnate da platano fritto in un olio di dubbia provenienza! (Con buona pace del mio fegato ovviamente)

Ma diciamocelo: le coste dell'Atlantico sono altrettanto ricche, e le dimensioni di questi crostacei sono davvero mostruose!
Da qualche parte in ufficio dovrei ancora avere una foto che mi hanno scattato la sera del mio arrivo a Boston, (inutile dire che 'manco il tempo di arrivare in hotel completamente rimbambita dal volo che già fremevo per addentare una giant lobster!), e insomma: nella foto siamo in 3 e il mostro marino che il cameriere del ristorante ha tirato fuori appositamente dall'acquario, aveva "un'apertura chele" (come l'apertura alare) che ci prendeva tranquillamente tutti e 3!!
Però forse così è un po' troppo.... non avrei mai avuto il coraggio di mangiarlo!

Ma torniamo ai nostri succulenti tagliolini: sono senz'altro un grande classico della cucina italiana, che li facciate con l'astice o con l'aragosta a seconda del campanile d'appartenenza, sono sempre buonissimi!
Io personalmente mangio volentierissimo tutti e due senza storcere minimamente il naso, comunque per chi si domanda ancora quale sia la differenza tra questi due gustosissimi crostacei è principalmente che l'astice ha le chele, e l'aragosta no.
Poi ci si potrebbe ancora dividere tra quelli che dicono che l'aragosta è più dolciastra e sfilacciosa e che invece l'astice è più prelibato e bla bla bla.... io non mi formalizzo, magari fossero questi i problemi della vita!!

Avvertenza importante: se siete donne o uomini di fegato, l'astice va sempre comprato vivo e cotto in acqua bollente per 5 minuti circa; se invece siete come me che non avete il coraggio di costringere a colpi di coperchio la bestia urlante nella pentola, comprateli surgelati singolarmente nelle confezioni "a tubo" con provenienza americana o canadese, tra l'altro ormai al supermercato costano davvero poco, uno di questi astici (con cui ci fai un degnissimo sughetto) costa dai 5 agli 8 eur, quindi direi più che abbordabile per fare una cena speciale ogni tanto!

Sapete che a New York e a Boston invece è un piacere fare la spesa? Vai al supermercato, scegli dall'acquario della pescheria l'astice vivo che ti piace di più, e loro GRATUITAMENTE te lo cuociono al momento al vapore e te lo incartano da portare a casa! Più fresco di così...

Ingredienti x 2 persone

Tagliolini:
200 gr di farina di grano duro
2 uova
1 pizzico di sale

Per il sugo:
2 astici interi scongelati dalla sera prima in frigo
una manciata abbondante di pomodorini maturi
2 spicchi d'aglio
olio evo, sale, pepe

Preparate i tagliolini mettendo la farina a fontana sul tagliere, nel "buco" rompete le uova, aggiungete un pizzico di sale e con l'aiuto di una forchetta amalgamate bene il tutto avendo cura di incorporare man mano tutta la farina.
Con l'aiuto di un coltello a lama larga e piatta staccate dal tagliere i residui più appiccicosi e lavorate l'impasto qualche minuto con le mani finchè non ottenete una bella palla liscia e omogenea. Coprite con un'insalatiera di vetro e mettete a riposare una mezz'oretta.

Pulite gli astici in questa maniera: con una forbice da cucina tagliateli per il lungo in modo da ricavare due metà con una chela ciascuno (potreste farlo anche con una mannaia ma vi ritrovereste con pezzetti di astice sparsi su tutte le pareti della cucina!); con un cucchiaio scavate ed eliminate le interiora che sono verdastre e sciacquate molto bene sotto l'acqua corrente finchè la carne è bella bianca.
Ora, se l'avete, create delle spaccature con le apposite pinze lungo tutte le chele in modo da favorire le operazioni di "sgusciamento" quando l'avrete nel piatto; se non avete le apposite pinze non c'è problema, usate un grosso coltello schiacciandolo di piatto sulle chele finchè non si creano delle spaccature.

Ora, in una padella molto capiente e possibilmente dai bordi alti, mettete un po' d'olio, gli spicchi d'aglio interi e fate rosolare a fiamma bassa; quando l'olio sarà ben profumato aggiungete i pomodorini che avrete precedentemente lavato e tagliato a metà e fateli sfrigolare a fiamma vivace per un paio di minuti aggiungendo solo un pizzico di sale, a questo punto mettete le 4 metà degli astici in padella con la polpa rivolta verso il basso e fate rosolare un paio di minuti, poi mescolate con un cucchiaio di legno affinchè sia tutto ben insaporito dai pomodorini. Eliminate a questo punto l'aglio e macinate un po' di pepe nero su tutto il condimento dopo aver spento il fuoco.

Mettete l'acqua per la pasta sul fuoco e in attesa del bollore, preparate i tagliolini: tagliate un pezzetto di pasta, appiattitelo tra le mani e passatelo nella "nonna papera" partendo dalla larghezza più grande fino ad arrivare più o meno alla misura nr 3, dovrete ottenere una sfoglia non troppo sottile ma spessa almeno 3 millimetri. Tagliate i tagliolini a macchina oppure a coltello e metteteli su un canovaccio ad asciugare nel frattempo che terminate tutto l'impasto.

Quando l'acqua comincia a bollire aggiungete del sale grosso e lessate i tagliolini; cuoceteli al dente e scolateli bene avendo cura di mettere da parte una tazza della loro acqua di cottura, rimettete sul fuoco a fiamma vivace il sughetto e gli astici e versate la pasta allungando il tutto con un po' della sua acqua di cottura. Fate saltare per un paio di minuti finchè si sarà creata la solita cremina e portateli in tavola accompagnati da una buona bottiglia di Vermentino di Gallura bello fresco!


5 commenti:

  1. continua così e mi fiondo al volo da te per cena!
    bellissimo e buonissimo sto piatto: da re!

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  2. è un piatto molto invitante, credo che sia il miglior modo id mangiare la pasta con il pesce

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  3. Certo che davanti ad un primo di questo tipo non si può resistere. Curiosa la storia di New York, è davvero comodo farselo cuocere al super! Bacioni

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  4. DIVINI...ripeteresti per me? ;D
    Un bacio grandissimo e tanti cari auguri di buona Pasqua!

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