18 aprile 2016

CHIA PUDDING O CHIA CHEESECAKE?



ore 4:18 del mattino: il nanetto ha appena finito di poppare ed io ho definitivamente finito di dormire, quindi vediamo se riusciamo almeno a riprendere in mano le redini del blog.

ritorno con una ricetta per me tutta nuova, sia per gli ingredienti che per la consistenza e la mescolanza dei sapori, ennesima prova che nella vita spesso basta solo ingegnarsi per raggiungere l'obiettivo, e qui la missione era una, chiara ed inesorabile: mangiare un dolce in un periodo in cui i dolci sono tutti vietati (di nuovo).

quindi se durante gli ultimi 6 mesi di gravidanza con diabete gravidico mi sono ritrovata a sognare di notte cheesecake al cioccolato bianco, mousse ai 3 cioccolati e sfogliatelle napoletane a pioggia, (tanto per fare qualche esempio), con il parto pensavo di avere svoltato, è già mi pregustavo interi pomeriggi nella mia pasticceria preferita dondolando con un piede il nano nella carrozzina mentre sprofondavo con la faccia in una zeppola... 

invece ora che ho partorito non è che le cose siano poi molto cambiate, anzi, forse sono persino peggiorate dal punto di vista delle rinunce, se vado avanti così mi rimarrà solo il riso in bianco e la mela frullata, ma vediamo com'è cominciata quest'odissea: rimango incinta, per il pericolo della toxoplasmosi vengono quindi banditi insaccati, pesce e carne cruda, pesce affumicato e tutta la frutta e la verdura che non avesse prima fatto un bel bagno nel bicarbonato; poi con il diabete gestazionale ho dovuto eliminare tutti i dolci, gli zuccheri e la frutta più buona (vi potete immaginare che qualcuno vi VIETI di mangiare anguria e melone in piena estate quando ci sono 38 gradi??), poi con l'allattamento niente crostacei, latticini, fragole, cioccolata, legumi e i broccoli con tutti i suoi fratelli e cugini; ora siamo alle prese anche con la colecisti e le relative coliche biliari che mi hanno spedita in ospedale per direttissima sia un paio di mesi fa che il giorno di Pasqua: quindi niente più uova, formaggi, insaccati, dolci, fritti e così  via....
ma quindi?? che mangio?? pane e cipolle?? eh no, nemmeno quelle, perché le cipolle cambiano sapore al latte e sono vietate pure per i calcoli... ;))

insomma, se a ripagarmi di tutti questi sacrifici non ci fossero i sorrisoni e i versetti pigolanti del mio pulcino, direi che per far prima potrei darmi al digiunesimo.
e cosi, mentre mi trovavo a dover ammazzare il tempo in ospedale cercando di resistere alla nostalgia per il nanetto, mi sono studiata a memoria tutti i prodotti alternativi tanto cari agli intolleranti, (che hanno tutta la mia solidarietà!), e mi sono trovata ad ordinare online semi di ogni tipo, latte di mandorla, nocciola e di avena, datteri medjoul giganti e soffici, avena in fiocchi, polline, sciroppo d'agave e molte altre cose per le quali NaturaSí mi è molto, molto riconoscente.

Ma veniamo al dolcetto di oggi, in tanti nell'ultimo anno abbiamo sentito parlare dell'overnight oats e del chia pudding che vanno tanto di moda e che hanno riempito le bacheche di Instagram, li abbiamo anche sperimentati e (a volte) li abbiamo anche apprezzati, ma pensare di sostituire in una notte la voglia di torta alla crema con un bicchiere di fiocchi d'avena, yogurt e frutta è troppo ambizioso (per non dire utopistico), per me.

con questo dolce però vi faccio una promessa: non vi farà passare la voglia di cheesecake al cioccolato e mascarpone nappato con una salsa ai frutti rossi, ma di sicuro vi toglierà lo sfizio di mangiare un dolcetto BUONO (giuro!) e senza peccati: la consistenza è quella del budino, i semini si vedono ma quasi non si sentono, e il sapore è di mandorla con una nota lontana di cannella, il tutto esaltato dal sapore naturalmente dolce e tropicale del mango di cui sono ghiotta!
in pratica il burro che tiene insieme i biscotti della base di un classico cheesecake è stato sostituito dai datteri, la ricotta e il mascarpone della farcia sono diventati latte di mandorla, e le uova e la gelatina che servono a tenere tutto "in forma" sono state rimpiazzate da un paio di cucchiai di semi di chia che, oltre ad essere un vero superfood, hanno il potere magico di rendere cremoso e di gelificare come un budino il latte nel giro di un minuto.

anche l'eterno scettico di casa dopo averlo guardato con sospetto ha dovuto ricredersi e me ne ha rubato metà bicchierino a cucchiaiate, quindi se non vi fidate di me.... credete a lui!


Ingredienti per 2 porzioni:

200 ml di latte di mandorle (il mio era di quelli già zuccherati, ma esiste anche sugar free)
30 gr di semi di chia
2 datteri medjoul al naturale 
1 manciata di biscotti secchi 
1 cucchiaino di sciroppo d'acero
una spolverata di cannella
mango a pezzettini quanto basta
succo di limone fresco quanto basta


si comincia la sera prima: frullate i biscotti insieme ai datteri finché non avranno una consistenza "appiccicosa" e create uno strato di circa mezzo centimetro sul fondo dei bicchierini/barattolini che userete per servire il dolce, compattate con l'aiuto di un cucchiaino o delle dita e mettete da parte. 

in un bicchiere versate alternandoli il latte di mandorla e i semi di chia, aggiungete una spolverata leggera di cannella e lo sciroppo d'acero, e mescolate subito e velocemente il tutto con un frustino in modo che i semi non si depositino tutti nello stesso punto ma che siano ben distribuiti, attenzione: fatelo subito, perché comincerà ad addensarsi molto prima di quanto vi aspettate!
fatto questo dividete subito il composto nei 2 bicchierini con il fondo di biscotti versandolo delicatamente, coprite con la pellicola trasparente e mettete in frigo.

affettate e tagliate a cubetti il mango (o altra frutta secondo i vostri gusti), mettete in una ciotola con una spruzzatina leggera di limone, coprite e mettete in frigo.

il giorno successivo vi ritroverete con un vero e proprio budino al quale aggiungere la frutta in cima, se vi piace di più potete anche frullare il mango, io li ho tenuti a pezzetti per avere più consistenze: quella croccante della base (alla quale potete aggiungere anche qualche nocciola o altra frutta secca quando tritate i biscotti), quella cremosa del budino e quella fresca e succosa della frutta.

se vi piace potete anche utilizzare al posto dei datteri un cucchiaio di burro di noccioline, il contrasto "salatino" a me piace un sacco, a voi la scelta!

5 commenti:

  1. Oh la poppata a metà notte... come ti capisco!! Solo che quando le facevo io 15 anni fa non avevo un blog da utilizzare per ammazzare il te,po.
    Buone le tue coppette.
    Un abbraccio e felice settimana

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  2. eh si... diciamo che mi divido tra notti in cui mi casca la testa a ciondoloni sul nano che poppa e notti in cui non riesco più a riprendere il sonno!
    le coppette son buone davvero, provale e fammi sapere!
    bacione e a presto!

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